IV Bizzarro Film Festival
Data: dal 15/06/2007 al 16/06/2007
Luogo: Alfonsine (RA)
IV° BIZZARRO FILM FESTIVAL e HIKARI KESHO
presentano
SHIBARI
Alfonsine (RA) 15-16 giugno 2007
Lo Shibari, meglio noto come Kinbaku è un’antica forma artistica di legatura giapponese che racchiude in sé molti stili ed utilizzi, tra i quali si possono citare: scultura vivente dinamica, pratica meditativa condivisa, rilassamento profondo per la flessibilità del corpo e della mente, una forma di scambio di potere, e costrizione erotica.
Nello Shibari (l’atto di legare qualcuno) il Nawashi (artista della corda, ossia colui che esegue la legatura) esegue disegni e forme geometriche che creano un meraviglioso contrasto con le curve naturali ed i recessi del corpo femminile. La consistenza e la tensione delle corde creano un contrasto visivo con la pelle liscia. La modella diventa come una tela, e la corda è il colore ed il pennello. Nelle sue immagini di Shibari, Hikari Kesho predilige l’aspetto meditativo, quasi ascetico, della pratica.
Raramente cede alla carnalità, e per questo motivo predilige l’utilizzo del B/N. Utilizza le tecniche dello Shibari classico, e solo di rado abbandona le corde di canapa grezza per usare corde dicotone colorate. La legatura disegna i corpi, consente di creare sempre nuoveforme modellate da un uso sapiente della luce, che talvolta accarezza il corpo, altre volte scolpisce la figura con la precisione di una lama affilata.
IV° BIZZARRO FILMFESTIVAL e HIKARI KESHO
presentano
GWENDOLINE
Alfonsine (RA) 15-16 giugno 2007
Sempre alla ricerca di nuove frontiere espressive, Hikari Kesho dedica un ciclo
di immagini al fumetto-icona The Adventures of Sweet Gwendoline, ideato e realizzato a partire dagli anni ’40 da John Willie, e pubblicato nella sua rivista Bizarre. Il fumetto, considerato immorale ed illegale dalla società puritana dell’epoca, costrinse l’autore alla clandestinità e rivide la luce nel1952, con una versione riveduta e censurata ad opera di Irwing Klaw (fotografo ed editore conosciuto per essere il “padreartistico” di Betty Page).
Hikari Kesho reintepreta con la suapersonale chiave di lettura l’icona delladamsel in distress per eccellenza,restituendole quella connotazione fresca ed innocente che traspariva nel fumetto originale di John Willie, ed
arricchendola di un raffinato sapore sempre in equilibrio tra feticismo ed erotismo, senza però scadere mai nella volgarità, nonostante il tema talvolta scabroso delle immagini.
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